FAQ
Domande frequenti sugli interventi di protesi
Il Prof. Rossetti risponde
Quali sono i rischi di un intervento di protesi?
Non ci sono rischi noti. L’intervento di per se riesce sempre secondo i canoni previsti. I rischi possono essere quelli presenti in qualsiasi trattamento chirurgico, quindi un potenziale rischio di infezione o i rischi da anestesia, che ad oggi però sono ridotti a pochi ed isolati casi.
Che anestesia si fa?
In tutti e tre i casi (Protesi d'anca, di spalla o di ginocchio) si fa un'anestesia periferica (c.d. anestesia locale) rinforzata da una sedazione.
Quanto tempo dura l'intervento?
In tutti e tre i casi (Protesi d'anca, di spalla o di ginocchio) solitamente al massimo un'ora.
Sentirò dolore?
No. Il dolore ad oggi viene tenuto sotto controllo con i farmaci.
Quanto impiegherò per recuperare?
Dipende dalla collaborazione e dallo stato di salute generale del paziente. Normalmente sono necessari circa 30-40 giorni per tornare ad una vita di relazione soddisfacente.
Si può tornare a fare sport?
È solitamente possibile tornare alle precedenti attività sportive escludendo alcune specialità particolarmente traumatiche. Va quindi valutato di caso in caso.
Esistono alternative all'intervento?
Prima di procedere con un intervento di chirurgia protesica si effettuano tutti i tentativi possibili di terapie mediche e infiltrative.
Quali sono mediamente i tempi di attesa per fare l'intervento?
Nelle strutture pubbliche in media è necessario attendere alcuni mesi, nelle strutture private in genere non c’è attesa.
Quanto costa l'intervento di protesi?
Nel pubblico è gratuito. Nel privato dipende da diversi fattori come il tipo di intervento, la struttura sanitaria ed il chirurgo scelto dal paziente e l’utilizzo o meno delle polizze sanitarie.
È possibile farsi operare dal Prof. Rossetti in una struttura convenzionata con il SSN?
Si.
È possibile farsi operare dal Prof. Rossetti usufruendo della propria assicurazione sanitaria?
Si.
Come dovrei procedere qualora intendessi farmi operare dal prof. Rossetti?
Il primo passo è sicuramente quello di svolgere una visita per comprendere lo stato di salute del paziente e considerare la possibilità di effettuare o meno l’intervento.
